Le Guide Alpine di S. Martino di Castrozza e Primiero tra leggenda, mito e modernità
“Occupiamoci ora delle guide di S. Martino: il capo di esse è Michele Bettega, il cui nome è così congiunto alla storia delle esplorazioni nel gruppo delle Pale da appartenere quasi alle sue meraviglie. Si prova già piacere ad osservare la sua fisionomia ben marcata,con quell’occhio vivo e sicuro nel quale si uniscono coraggio,energia,intelligenza e amorevolezza..egli conosce i suoi monti in ogni recondito meandro ed ha compiuto importanti salite anche in altri paesi. E’un simpaticone che nel suo temperamento e nella sua vivace allegria ha ottime qualità da aggiungere a quelle incomparabili di Guida Alpina…”
Così nel lontano 1892 il Barone Theodor von Wundt illustre scrittore, fotografo e alpinista descrive la sua Guida Alpina dolomitica preferita.
Il grande Michele Bettega è la prima guida alpina delle Pale di S.Martino, con lui ha inizio l’epopea delle Aquile di San Martino, una lunga e grande storia che dura da ben più di un secolo e và di pari passo con l’evoluzione alpinistica delle montagne di casa,le Pale, e con lo sviluppo turistico di una perla delle Dolomiti come è S.Martino di Castrozza con la sua valle di Primiero.
Dal primo fortissimo poker di guide alpine (a Michele Bettega si sono ben presto aggiunti Giuseppe Zecchini, Antonio Tavernaro e Bortolo Zagonel anch’essi personaggi di calibro dell’alpinismo di quei tempi) generazioni di guide alpine si sono succedute, unendo sempre alla grande passione per le proprie montagne e per le scalate estreme, l’accompagnamento professionale dei propri clienti e di tutti gli ospiti che ad esse si affidano per le loro esperienze dolomitiche.
Nel tempo la professione della Guida Alpina è cambiata e si è evoluta adattandosi alle richieste sempre più varie per dare sempre il meglio di tutto ciò che la montagna Dolomitica può offrire agli ospiti e ai suoi appassionati frequentatori. Ora non più solamente scalate su roccia, che rimangono comunque la vera mission delle Guide Alpine, ma anche vie ferrate, brevi escursioni naturalistiche e trekking di tutti i tipi, corsi di introduzione alla montagna sia estiva che invernale, scalate sulle cascate di ghiaccio, gite giornaliere e “gran tour di sci alpinismo”, meravigliose discese con gli sci in neve fresca: il moderno “freeride”, spedizioni organizzate sulle montagne del mondo anche con mete accessibili a molti (Kilimangiaro, Kenia, Ararat monti del Marocco e altri), e ultimo arrivato e tanto di moda, il Canyoning, il divertentissimo sport che unendo facili tecniche alpinistiche di base ai “giochi con l’acqua” permette di scendere le affascinanti forre scavate nel tempo dai torrenti alpini.
Proposte per tutti i gusti quindi; sempre avendo come principale obbiettivo la massima sicurezza e il divertimento dei propri clienti: un’uscita con la guida alpina è sempre una piccola e indimenticabile avventura che rimane nei ricordi più belli.
Ragazzi di montagna con importanti esperienze anche nel soccorso alpino, dotati di una scrupolosa preparazione tecnica certificata da lunghi e severi corsi ed esami anche nel curriculum alpinistico che deve essere al massimo livello in tutte le discipline della montagna estiva ed invernale, queste erano ai tempi di michele Bettega e sono ancor di più oggi le Guide Alpine. Un lungo e sottile ma robusto filo unisce nel tempo questi figli delle Dolomiti, dai pionieri dell’800 alle giovani guide “…quell’occhio vivo e sicuro nel quale si uniscono coraggio, energia, intelligenza e amorevolezza… la conoscenza di ogni recondito angolo delle sue montagne…” le caratteristiche che il Barone tedesco leggeva negli occhi del grande Michele Bettega sono le stesse che riconoscerete nelle nuove generazioni.
Essere Guida Alpina è anche orgoglio della tradizione, e nell’occhio dei giovani ritroverete la stessa luce, perchè quella è la luce del sole delle Dolomiti, riflessa negli occhi dei suoi uomini.